Il Pecorino di Pienza e le sue antiche origini
Sebbene nel campo eno-gastronomico, la concorrenza delle altre regioni italiane sia a dir poco spietata, le ricche terre e i micro-climi perfettamente bilanciati, uniti a una sapienza e tradizione antichissime, fanno della Toscana un vero e proprio paradiso per buongustai ed estimatori del vino. Il Pecorino di Pienza è una delle tantissime eccellenze della Toscana; un formaggio di origine antica che i legionari Romani mangiavano insieme ad olive nere e frutta secca.
Il segreto dell’unicità del suo sapore, così diverso dal pecorino romano col suo gusto sapido e inteso, sta in larga parte nelle erbe da pascolo della meravigliosa Val d’Orcia ricche di ascenzio, barbabecco e mentastro, che rendono il latte della pecore molto speciale e più dolce degli altri formaggi di pecora a pasta dura.
Nei dintorni della piccola e splendida Pienza, città patrimonio Unesco da ormai quasi vent’anni, soltanto un ristretto numero di produttori produce questo pregiato formaggio proprio come migliaia di anni fa.
Fondamentale fu anche il legame tra Toscana e Sardegna: diversi decenni fa, quando ancora la Val d’Orcia non era uno tra i luoghi più ambiti di visitatori raffinati, esigenti, amanti dello slow travel, gli abitanti locali non volevano invece più viverci; soprattutto i giovani, lasciarono in massa quelle bellissime ma impegnative campagne, per trovare un lavoro diverso e migliore in città. In Sardegna, invece, di contadini ce n’erano tanti e l’allora governo italiano, propose ad alcuni contadini e allevatori sardi, di acquistare grande appezzamenti di terra a prezzi molto vantaggiosi. Non pochi accettarono di trasferirsi qui con tanto di pecore e la capace tradizione casearia sarda, si fuse con quella di questa terra.
Malgrado tutto però, il pecorino di Pienza non gode del sostegno e della tutela di una DOP, come i più blasonati “colleghi”, il Parmigiano o la mozzarella di Bufala Campana, facendo si che ogni formaggio prodotto nei dintorni, venga chiamato Pecorino di Pienza, ma le pecore che effettivamente producono latte per il nostro Pecorino sono solamente tremila , mentre per produrre tutto il formaggio che viene spacciato per Pecorino di Pienza ce ne vorrebbero almeno 3 milioni.
Paola Barbetti-Bohm